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Perchè andare dallo psicologo?

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Lo psicologo è un professionista della relazione d’aiuto. Il suo compito promuovere la crescita personale e il benessere del cliente, ma anche prendersene cura in periodi di difficoltà. In alcune situazioni infatti l'incertezza e il disagio possono portare una grande sofferenza che può impedire alla persona di vivere al pieno le sue potenzialità. Può essere quindi possibile trovarsi in balia delle proprie emozioni, sentirsi bloccati e in preda a conflitti che paiono irrisolvibili.

Tramite il confronto con un esperto è possibile rimettere in gioco le proprie risorse, riscoprirsi, potersi accettare ed elaborare strategie nuove, per diventare i protagonisti della propria storia ed entrare maggiormente in contatto con se stessi. Questo attraverso la creazione di un clima di accettazione ed empatia che porta a coltivare le risorse di ognuno, anche quelle che gli eventi della vita hanno impedito di sviluppare appieno, ma che sono sempre presenti.

Andare dallo psicologo non è solo utile a chi sta vivendo momenti di difficoltà: può essere anche un’occasione per un viaggio volto alla scoperta di sé, per lavorare sui propri punti di forza e rileggere con sguardo nuovo la propria storia personale.

Per raggiungere questi obbiettivi non esistono risposte pronte e uguali per tutti, ma percorsi personalizzati da costruire insieme a seconda del bisogno e dell’individualità.

About

Chi sono

Mi chiamo Marco Redaelli e sono uno psicologo psicoterapeuta iscritto all’Ordine della Lombardia, n° 18978.

L’interesse verso la persona e il suo mondo interiore mi ha portato a svolgere un percorso di specializzazione presso la scuola di psicoterapia dell’Istituto per l’Approccio Centrato sulla Persona di Milano in psicoterapia individuale e di gruppo a indirizzo rogersiano. Pilastri fondamentali del mio lavoro sono l’ascolto empatico, il rispetto per l’unicità delle emozioni provate e l’idea che il colloquio psicologico sia un “posto sicuro”, che possa facilitare la libertà di essere se stessi e la possibilità di crescere.

Mi interesso infine di tecniche di psicologia narrativa (utilizzo di diari, libri, scrittura di pensieri e racconti all’interno del processo terapeutico).
 

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Di cosa mi occupo

Di cosa mi occupo

Sostegno individuale

Effettuo colloqui per affrontare difficoltà legate al cambiamento e a momenti di crisi, oltre a tematiche specifiche quali ansia, attacchi di panico, stress, fatiche legate all’umore, elaborazione del luttoautostima e senso di inadeguatezza.

Sostegno relazionale

Stare in relazione con l’altro non è facile e a volte può portare una grande sofferenza. Tramite il colloquio psicologico è possibile lavorare sulle proprie modalità di stare con gli altri e su ciò che questo suscita in noi, affrontando problemi di tipo affettivo e relazionale (rapporti con partner, amici e famiglia), ma anche difficoltà relative alla solitudine e alla timidezza.

Crescita personale 

Colloqui volti alla riscoperta del proprio potere personale e del desiderio di autorealizzazione, in modo da trovare tutte le risorse per accettarsi e per potersi adattare al meglio alle nuove situazioni.  

Adolescenti

Non è raro avere momenti di crisi in adolescenza, e per affrontarli può essere utile il confronto con un adulto esterno. Lavoro con gli adolescenti a partire dai 16 anni sui temi della crescita, degli affetti, della relazione con la famiglia, delle nuove tecnologie e delle difficoltà scolastiche

Sostegno genitoriale

Come comportarmi con mio figlio? Perché reagisce così? Il ruolo del genitore è complesso e pieno di domande, specialmente in occasione di momenti difficili che il figlio o la famiglia intera stanno attraversando. Il percorso di sostegno genitoriale è finalizzato a elaborare e mettere in atto strategie efficaci per la gestione della relazione con i figli, con particolare attenzione all’aspetto emotivo e affettivo.

Approccio

Il mio approccio

Il mio approccio è l’Approccio Centrato sulla Persona di Carl Rogers, che rientra nel movimento della psicologia umanistica.

L’ho scelto perché è un approccio che mette al centro la persona  con la sua storia, la sua esperienza e i profondi significati dietro alle sue scelte e alle sue emozioni.

Rogers guarda all’essere umano con un’ottica di fiducia e speranza, riconoscendogli un movimento continuo e positivo verso l’autorealizzazione e l’autoaffermazione nel mondo. Considera la sofferenza dell’individuo non solo come un insieme di sintomi, ma con un'attenzione alla persona nella sua totalità: è infatti impossibile separare il senso di quello che un individuo sta vivendo dalla sua storia personale e dal suo ambiente di vita.

Una particolarità di questo approccio è la preferenza per la parola “cliente” rispetto all'alternativa “paziente”: il cliente ha un ruolo attivo nella relazione terapeutica, e si pone in essa allo stesso piano dello psicologo. Quella che si viene a creare fra loro è una relazione autentica, da persona a persona. 

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